| Niente da fare per Anna Ciriani, alias Madameweb. Maria Paola Costa, giudice del lavoro di Pordenone, ha infatti respinto il ricorso dell’insegnante dopo alla sua sospensione cautelare adottata dal direttore scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia, Ugo Panetta: non è servita a nulla la difesa del suo avvocato, secondo il quale Anna Ciriani “non aveva funzione educativa, insegnando ad adulti”.
Non voglio nemmeno dare la mia opinione sulla vicenda, che ancora una volta mostra il vero volto di gran parte dell’occidente, con una moralita’ corrotta e squallida, giunto ad un livello di degrado indescrivibile dove non solo e’ possibile ma addirittura fa notizia essere fotografati e palpeggiati nelle parti intime da decine di uomini.
La notizia e’ di pochi giorni fa La professoressa di lettere di una scuola media di Pordenone, Anna Ciriani, alias Madameweb (per i suoi filmini a luci rosse e mostrati alla Fiera dell’Eros di Berlino), e’ stata sospesa dal servizio su disposizione del Direttore regionale scolastico. “Il direttore scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia Ugo Panetta - si legge in una nota - ha dato disposizione al dirigente scolastico competente, affinche’ provveda a sospendere dal servizio l’insegnante del Centro territoriale di San Vito al Tagliamento, i cui comportamenti tenuti fuori dalla sede scolastica, sono risultati gravi ed in contrasto con l’azione educativa”.(AGI) -
Ma esiste un’atra realta’
Anna Ciriani è ormai al centro dei pensieri mediatici di mezzo mondo. Sara’ intervistata dalle Iene nelle prossime ore . Fans sfegatati si aggiornano anche sui siti dalla Cina e dall’America. I reportages e video girati al festival a luci rosse berlinese hanno sbancato la classifica mondiale dei siti web a forte tasso erotico. Il suo forum e’ ora al 15 posto nella classifica di TopForum e continua la scalata, in 30 giorni sono stati oltre 28 mila i contatti sul forum dedicato alla pornoprof: 3 mila 600 messaggi, 1800 utenti, 37 mila visite ed è solo un bilancio provvisorio. Dalla Sicilia al Piemonte le chiedono di tutto: ripetizioni di latino, appuntamenti in ostelli e autogrill o discoteche, dialogo non-stop, incontri…..
Anna ha comunque accettato di rispondere via email ad alcune mie domande, nel breve scambio di corrispondenza e’ stata molto gentile e cortese e mi e’ sembrata molto preparata ed intelligente
Anna, come giudichi il tuo comportamento professionale nelle scuole in cui hai insegnato? Io non ho mai avuto atteggiamenti equivoci con i colleghi e nemmeno con gli alunni. Il mio comportamento a scuola è sempre stato molto professionale e integerrimo. Sono sempre stata puntuale, mai in abiti provocanti, mai truccata, sempre molto semplice e sempre distaccata da possibili “avances” o allusioni.
Eri gia’ stata allontanata da una scuola, non hai pensato che sarebbe accaduto nuovamente? La scelta di insegnare in una scuola serale e di avere a che fare con adulti è stata mia, nessuno mi ha costretta. Questa decisione era maturata a seguito della vicenda “porno prof” e per porre fine al problema sulla questione formativa e al dubbio di poter essere un esempio sbagliato per i miei studenti.
Quale e’ per te il ruolo di una insegnante? Noi docenti dobbiamo prima di tutto garantire una buona preparazione culturale nonchè una crescita e maturazione dell’individuo. L’educazione e i valori devono essere trasmessi soprattutto dai genitori. Ritengo errato pensare che la responsabilità della crescita e della formazione degli studenti sia solo degli insegnanti.
Se domani ti offrissero due contratti, UNA sola possibilità, cosa sceglieresti tra tornare ad insegnare e partecipare ad un ipotetico reality TV show ? Tra insegnare e d essere su un Reality scelgo certamente di insegnare.
A chi ti accusa di cercare pubblicità cosa rispondi. Io non cerco pubblicità altrimenti avrei accettato le numerose proposte di lavoro e interviste che mi hanno fatto.
Cosa pensi dell’intera vicenda. Credo di non aver mai fatto del male a nessuno. Sto’ semplicemente vivendo la mia vita privata. E’ vero sono una professoressa, ma non è ciò che faccio nel privato che dovrebbe cambiare ciò che sono a scuola e viceversa.
|