| Dei pubi angelici
Divagare per il doppio corso delle tue gambe, percorrere l'ardente miele pulito, soffermarmi, e nel promiscuo bordo, dove l'enigma nasconde il suo portento, contenermi. Il dito esita, non si azzarda, la così fragile censura trapassando - aderito triangolo che l'elastico liscia - sapendo cosa lo aspetta. Comprovando, infine, il sesso degli angeli
Inconfessabile
È tanto adorabile introdurrmi nel suo letto, mentre la mia mano vagante riposa, trascurata, tra le sue gambe, e sguainando la colonna tersa - il suo cimiero rosso e sugoso avrà il sapore delle fragole, piccante - presenziare all'inaspettata espressione della sua anatomia che non sa usare, mostrargli l'arrossata incastonatura all'indeciso dito, somministrandogliela audacemente con perfide e precise dosi. È adorabile pervertire un ragazzo, estrarrgli dal ventre verginale quella ruggente tenerezza tanto simile al rantolo finale di un agonizzante, che è impossibile non condurlo a sfinirsi mentre eiacula
Il mio giardino dei supplizi
Nel giardino segreto, sotto l'albero, lentamente, molto lentamente, slegasti le mie trecce e dopo, impetuoso, perché io sentii freddo ed ostinata mi negavo, strappasti i miei vestiti. Con un cordiglio di lungo rampicante l'opaca organza che serviva da copriletto alla culla comune, esperto mi cingesti. Nella silenziosa ora, molto lontano dai genitori, con succo di gerani la bocca mi tingevi e braccialetti vegetali nelle mie esili caviglie si attorcigliarono.
Ballai furiosamente. Quale alone dietro di me rigonfiò la tunica, intorno a te crescevano i cerchi dei miei segni. Io, diversa tanagra, evasivo alloro e tu quieto. Perfettamente quieto. salvo il braccio con cui mi flagellavi.
Il giardino delle tue delizie
Fiori, frammenti del tuo corpo; a me reclamo la sua linfa. Stringo tra le mie labbra la lacerante verga del gladiolo. Cucirei limoni al tuo torso, le sue durissime punte nelle mie dita come alti capezzoli di ragazza. La mia lingua già conosce le più morbide strie del tuo orecchio ed è una conchiglia. Essa sa del tuo latte adolescente, ed odora delle tue cosce. Nelle mie cosce contengo i petali bagnati dei fiori. Sono fiori frammenti del tuo corpo.
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