priapea

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seccobross
view post Posted on 30/3/2008, 21:13




Priapea

O tu, che stai per leggere le sfrontatezze di versi scherzosi e sguaiati,

Rilassa quel sopracciglio così tipico del Lazio.

In questa "cappella" non troverai la sorella di Apollo, nè Vesta,

Nè quella Dea sorta dalla "punta" di suo padre.

Ma il rosso custode degli orti, il superdotato,

Che ostenta gli inguini scoperti.

Quindi, o abbassi la veste su quelle parti scoperte,

Oppure, con quegli stessi occhi con cui le guardi, mettiti a leggere.





Potevo dirti diplomaticamente: ‘dammi ciò

Che ti piace dare di continuo e che mai vien meno’.

Dammi ciò che forse un giorno vorrai dare invano,

quando una barba invisa ti affollerà le guance,

ciò che già aveva dato a Giove chi rapito dal sacro volatile

mesce ora al suo amante in gradite coppe,

ciò che la vergine dà al marito voglioso la prima notte,

temendo inesperta la ferita nell’altro posto’.

Molto più semplicemente ti dico in latino ‘fatti inculare’:

che ci posso fare? Volgare è la mia Minerva.





Oscene pitture al turgido dio

tratte dai libretti di Elefantide

offre Làlage in dono e prega che provi

se le figure dipinte rendano l’idea…





Che sono un Priapo di legno, lo vedi,

E lignea è la falce e ligneo il pisello,

tuttavia ti acchiapperò e ti terrò stretto

e tutto dentro senza barare, per lungo che sia,

più rigido delle corde di una cetra,

te lo ficcherò fino alla settima costola





Mi domandi perché abbia le parti oscene scoperte?

Ed io ti chiedo: perché gli altri dei non coprono le loro armi?

Il signore del mondo tiene in mano il fulmine, apertamente;

né si vede il dio del mare coprire il tridente.

Neanche Marte nasconde quella spada che lo distingue

E nemmeno Pallade nasconde la lancia nel tiepido suo seno.

Vediamo Febo vergognarsi di reggere delle frecce d’oro?

Diana tiene la faretra nascosta?

L’Alcide cela agli sguardi la potenza della nodosa clava?

Forse che il dio alato tiene il caduceo sotto il mantello?

Chi mai ha visto Bacco coprire il tirso delicato sotto la veste?

Chi vide te, Amore, con la fiaccola nascosta?

Non mi si incolpi quindi se tengo la minchia sempre di fuori:

se mi si abbassa l’arma, sono spacciato!





Occhio, ragazzo, che ti rompo il culo; ragazza ti fotto;

Al ladro con la barba riservo la terza punizione.



Qui, qui, chiunque tu sia, non temere

di sostare presso il sacello di un dio sfacciato,

E se hai passato la notte con una ragazza

Non temere di far cosa sbagliata.

Ciò pertiene ai severi dei del cielo:

Noi siamo numi da poco, di culto campagnolo.

Bandito ogni pudore, stiamo all’aperto coi coglioni di fuori.

Pertanto qui chiunque sarà libero di sostare

Sporco della fuliggine di un fumoso bordello.



La massima piacevolezza del mio pisello,

è che nessuna donna gli è mai troppo larga.
 
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