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| CITAZIONE (Madameweb @ 27/4/2008, 12:31) Sono perfettamente d'accordo con te. Quando parli degli Stati Uniti d'America, parli del Paese più ipocrita e controverso al mondo. La loro politica militaristica ne è la prova. La società americana è straordinariamente ricca di contraddizioni. Molti dei poliziotti sono omosessuali e frequentano locali di scambio. Il fatto che ciò sia possibile fa comprendere che, sotto alcuni aspetti, si sono positivamente emancipati ma solo per ciò che riguarda la sessualità maschile. Un Paese che in alcuni stati ha mantenuto la pena di morte, che ha il più alto numero di omicidi al mondo, molti dei quali avvengono all'interno delle scuole pubbliche, dovrebbe farci riflettere. Molti prendono gli Stati Uniti come il luogo ideale per vivere, perchè lo vedono come un Paese forte, evoluto nel progresso e nell'economia.- Hanno Punito Michelle Manhart per delle foto erotiche in una rivista pornografica ma mantengono tutta la loro incoerenza legata alla politica e alla giustizia. Anna Certe professioni, in particolare quelle pubbliche, nel background comune richiedono dei comportamenti impliciti la cui trasgressione viene punita tramite meccanismi sociali, non giuridici. Anna, a quel che ho capito dalle mie fonti di informazione, non ha commesso alcun illecito civile o penale nè ha diffuso lei stessa il video, quindi la sospensione che ha subito è frutto della sovrapposizione di una 'morale pubblica' al di sopra della legge e degli strumenti di cui la legge stessa dispone. Si può rimproverare ad Anna di essere andata contro il 'buon costume', che mi sembra sia l'unico punto di contatto tra 'moralità pubblica' e legge (in generale, non so in base a quali norme si sia proceduto alla sospensione). Sono perfettamente d'accordo riguardo l'esistenza delle ipocrisie all'interno di molti stati, sia che questi tollerino formalmente sia non tollerino l'espressione delle libertà individuali delle cosiddette 'minoranze' (integralismi o stati etici), che si trovano alla mercè della discrezionalità dell'individuo che applica la legge (nel primo caso, se questa consentisse margine di valutazione) o della legge stessa. Vivendo in una democrazia è chiaro che la legge debba essere il riflesso delle esigenze di una maggioranza all'interno di uno Stato, e mi sembra giusto che Anna non voglia e non debba subire le ingerenze di terzi per la sua condotta privata, che non contrasta con alcun interesse pubblico o di terzi, nè con alcun 'ius naturalis', più genericamente. Infatti uno dei principi di ogni società 'libera' è che ognuno possa perseguire la propria felicità purchè non si arrechi danno ad altri. Quanto di negativo accadutole, a mio parere, non è che il frutto dell'esigenza meschina di 'panem et circenses' per il popolo bue, pilotata dai media e che ha attecchito nelle nostre istituzioni. PS: Un saluto da un pordenonese!
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